COLTIVAZIONE dello ZAFFERANO: L’ISPIRAZIONE

Lo zafferano d’Abruzzo è il più pregiato al mondo. In Zaffineria sin dal suo inizio sono stati rispettati tutti i parametri biologici del ciclo produttivo della terra. Il risultato ottenuto è produrre un’eccellenza italiana in modo del tutto naturale. La nostra identità è nata da un’etica per la vita improntata nel pieno rispetto di tutti gli organismi viventi. Grazie a questo progetto è stato possibile far emergere l’eccellenza del nostro territorio, recuperata con uno studio attento e specifico, partendo dalle prime  testimonianze storiche sullo zafferano e risalendo la corrente della memoria per arrivare ad appurare i saperi, le narrazioni, prima ancora delle tecniche e le pratiche quasi senza tempo di un rapporto uomo/spezia/territorio che spiega molto più delle modalità d’uso di qualcosa. Lo zafferano è in grado di attribuire un senso profondo al legame dinamico e funzionale tra l’essere umano e l’ambiente. Grazie ad un’amalgama di influenze esterne, di zone che valicano gli Appennini Abruzzesi. Lo zafferano col suo mischiarsi riconosce le differenze, le accoglie, le trasforma rendendo partecipi di questo sviluppo tutti coloro che si riconoscono in queste aspirazioni di vita. Le nostre implicazioni professionali fanno parte di un processo di lavorazione del terreno e del croco (Crocus Sativus) che implica naturalmente anche l’ humus mentale, storico, culturale e colturale su cui innestare l’idea di una autentica coltivazione di zafferano: manuale, tradizionale, classica ed esemplare. Dall’estensione di quest’idea si può concepire ed attuare un rapporto Uomo-Natura in continuo dialogo. Esso è capace di creare insieme grandi opere, racchiuse nella semplicità di piccoli gesti che rispettano un ciclo di vita naturale e che fanno parte del nostro istinto umano. Un ritorno alla natura come un dono ritrovato fra la polvere del soffitto dei nostri ricordi, ancor prima della nostra memoria, ma impresso nella memoria di tutti e di tutto, a partire dai frutti della terra.

TECNICHE AGRICOLE e CREATIVITÀ dell’INVENZIONE

Le tecniche di produzine dello zafferano eseguite da Zaffineria seguono un ciclo di coltivazione biologica annuale. Così facendo si da la possibilità al terreno di rigenerarsi nel suo habitat lasciandolo a riposo per circa 8 anni, prima di reimpiantare un nuovo ciclo di zafferano. Si possono ottenere cosi piccole quantità pregiatissime di zafferano senza produzioni intensive ma accordate con l’intero contesto del territorio e del clima stagionale. Vengono applicati inoltre nella nostra speciale coltivazione approcci concettuali, tecnici e teorici presi da più discipline biologiche. I filoni che maggiormente hanno contribuito alla realizzazione di uno zafferano ricercato, spontaneo ed autentico sono stati quello di Steiner nelle sue linee concettuali dei cicli biologici ed alcuni aspetti dell’approccio dell’agricoltura sinergica prevista dalla Hazelip riproducibili sul nostro territorio: l’Abruzzo. Un legame dunque di territori, usi e costumi, climi ed atmosfere, saperi e tecniche, prettamente abruzzesi, che non dimenticano la provenienza di questa particolare spezia da terre e tempi ben più lontani, antichi e differenti che bene si sono coniugati con noi. Tutto questo grazie alla sua storia evolutiva radicata nella nostra regione sin dal 1200 circa, facendo si che la pianta diventasse una delle preziosità abruzzesi e dando origine alla qualità di zafferano più pregiata al mondo.

L’ESSICCAZIONE, UN PROCESSO LUNGO UNA VITA

L’essiccazione dello zafferano è un processo complesso, quasi alchemico. La quercia, il mandorlo, l’ulivo e il ciliegio, alberi monumentali altamente simbolici sono elementi incastonati bene nel paesaggio abruzzese. Rappresentano un altro fondamentale principio legato allo stile di lavorazione dello zafferano d’Abruzzo. Zaffineria lo ha adottato naturalizzandosi in esso nel particolare modo di lavorazione ed essiccazione, cosi atavico e ancestrale, intuitivo e calibrato allo stesso tempo. Storicamente veniva utilizzato legno di quercia, mandorlo, ulivo e ciliegio per formare una brace dall’aroma più delicato. sul di essa veniva posizionato un setaccio da farina capovolto ed adagiati tra loro a mucchio sparso i pistilli estratti con leggerezza,  velocità e precisione dai fiori. Tutto ciò viene riprodotto annualmente nel nostro focolare domestico, alimentato da una storia senza tempo, leggendaria e razionale.

ZAFFERANO 5 GR

ZAFFERANO 1 GR

ZAFFERANO 2 GR

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